Luogo: Riserva Naturale di Montenero, Volterra
Oro bianco: così era chiamata quella materia prima insostituibile e necessaria per millenni e che ha determinato la storia delle più grandi potenze del passato: in questo caso, Volterra, Pisa e Firenze.
Da qualche anno si è ripristinata la Via del Sale che da Volterra al porto fluviale di Empoli, e viceversa, percorrevano i carri e gli asini per il trasporto dell’oro bianco.
Noi ne faremo un tratto nei pressi della città etrusca, per poi andare ad esplorare un piccolo gioiello naturalistico ammantato di bosco: posto tra San Gimignano e Volterra, il Monte Nero (508 m. slm) si caratterizza per la sua aspra conformazione.
È questo a dare il nome alla Riserva Naturale che si estende per poco meno di 70 ettari e che offre, malgrado le dimensioni, una grande varietà di ambienti e paesaggi.
Durante il percorso che faremo, ci accorgeremo di una vegetazione che muta sensibilmente: dalle leccete umide arricchite di numerose felci, ai boschi di latifoglie decidue a prevalenza di carpino nero, con un ricco sottobosco, a una vera e propria macchia mediterranea, che, nonostante la lontananza dal mare, è favorita dalla particolare esposizione e dalle caratteristiche del suolo.
Tappa eclatante della giornata sarà l'Acqua cascata dello Strolla, un salto di 30 metri del piccolo affluente del fiume Era, che crea piscine naturali ricche di pesci e anfibi endemici. Ma è la caratteristica formazione rocciosa dei basalti a renderla ancor più spettacolare. Essi sono il risultato di numerosi e cospicui fenomeni vulcanici nel fondo di un oceano di centinaia di milioni di anni fa.
Questa formazione geologica inospitale e avara di nutrienti determina la presenza di piante apparentemente anonime, ma dalla “tempra” eccezionale e spesso endemiche: le serpentinofite. Di queste individueremo le caratteristiche e le strategie di sopravvivenza.
Crocevia di interessi economici, territoriali, paesaggistici fra i più vari, il territorio vede anche la presenza di una villa voluta da Inghirami, l'ammiraglio della flotta granducale dei Cavalieri di Santo Stefano.
Sulla via del ritorno, con Volterra che si fa ammirare nella sua magnificenza, potremo permetterci una sosta in un agriturismo della zona.
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