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Pianosa sorprendente

L'isola di Pianosa

Prossime escursioni in programma...

a cura di Alberto Calamai G.A.E. di Ufficio guide

Isola di Pianosa mappaL'isola di Pianosa vista dall'Elba

L'isola di Pianosa ed il suo mare, per lo sviluppo di un miglio marino, fanno parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano dal 1996.

È la quinta per grandezza fra le 7 isole dell'Arcipelago.

Dista da Marina di Campo, al quale Comune appartiene l'Isola, circa 14 km che vengono coperti con la motonave in circa 40 minuti.

Pianosa ha una superficie di 10,2 kmq e la massima altitudine è di 29 m., ha un perimetro di 26 km.

L'Isola è pianeggiante e la sua formazione è costituita da rocce sedimentarie.

Nella parte costiera la vegetazione è costituita prevalentemente da macchia di ginepro, lentisco, cisto.

Si trovano raramente lecci, mentre è presente il pino ed il cipresso, alcune strade interne sono costeggiate da filari di eucalipti.

Fra gli animali si può vedere con facilità la pernice rossa, l'upupa, i fagiani e talvolta il falco pellegrino e il gheppio, lungo la costa si può notare il gabbiano corso e il cormorano.

L'isola e il carcere

Isola di Pianosa, sezione Agrippa

Il carcere fu istituito come colonia penale nel 1858 e questa è stata forse la salvezza di questo patrimonio naturalistico, l'isola era adibita alle colture ed allevamento di bestiame, i detenuti erano suddivisi in vari edifici, il paese venne separato dal resto dell'isola.

Nel 1979, venne costituita la sezione di massima sicurezza che ospitava i detenuti del 41 bis nella sezione Agrippa, venne anche costruito un altro muro che è chiamato "Dalla Chiesa".

Nel 1997 il carcere di massima sicurezza viene definitivamente chiuso, attualmente il paese è disabitato, nell'isola sono presenti una ventina di detenuti in regime di semilibertà e si occupano della ristrutturazione di alcuni edifici e di gestire il piccolo ristorante bar "Cucina Galeotta"; e la foresteria "Pertini - Caponnetto.

Pianosa oggi

Appena scesi dalla motonave ci colpisce l'architettura particolare del porticciolo di Pianosa che fu voluta da Ponticelli uno dei primi direttori del carcere; il forte Teglia, di epoca Napoleonica ha un grande fascino.

Isola di Pianosa il porticciolo Isola di Pianosa il porticciolo, particolare di un arco Isola di Pianosa Forte Teglia

 

Isola di Pianosa il paeseL'isola, dopo la chiusura del carcere, ha un aspetto desolante, gli edifici sono in precarie condizioni e colpisce lo stato di abbandono in cui versano, difficile sarà il loro recupero ed anche la sola conservazione: se non verranno prese decisioni è destinato tutto al disfacimento come, del resto sta succedendo anche alla ex colonia penale della Capraia.

Quando il carcere era in funzione il paese era piuttosto frequentato, rimangono a testimonianza di questo, oltre ai numerosi edifici, l'insegna dell'ufficio postale, del minimarket della polizia penitenziaria, della farmacia, dell'ufficio Toremar, i telefoni pubblici, le numerose strisce pedonali ed anche un piccolo albergo.

Esistono vari progetti per il recupero di Pianosa, la speranza di tutti è che questi vadano avanti e che il Parco faccia valere la propria forza per salvaguardare queste stupende ricchezze paesaggistiche, un vero paradiso, che abbiamo nel nostro Arcipelago e di cui tutti abbiamo diritto di godere.

La visita

In seguito alla delibera commissariale N° 109 del 30 maggio 2005 possono accedere all'Isola massimo 350 visitatori giornalieri; con il traghetto di linea che arriva ogni martedì possono sbarcare massimo 150 turisti al giorno, ciascun visitatore ad eccezione dei residenti, dovrà corrispondere al Parco l'importo di 6,00 euro che andranno metà al Comune di Campo nell'Elba e metà al Parco dell'Arcipelago Toscano.

Tutte le escursioni dovranno avvenire esclusivamente con una Guida Parco o una Guida Ambientale sia nella zona del paese che all'interno della ex colonia penale.

Isola di Pianosa cala della Ruta Pianosa la Scola con Montecristo

Isola di Pianosa Porto romano

mountain bike all'Isola di Pianosa

È possibile noleggiare dalla cooperativa San Giacomo delle mountain bike per effettuare le escursioni.

Il bagno è consentito nella sola spiaggia di cala Giovanna nelle vicinanze del bar ristorante.

Con la Guida è possibile effettuare escursioni a piedi o in bicicletta, in mountain bike si può attraversare tutta l'isola fino alla punta del Marchese, la più a nord, dove si trova, in uno stato di abbandono incredibile, il Sanatorio.

Dalla scogliera si può ammirare lo splendido Porto Romano, una baia con un mare trasparente di un colore smeraldo, i fondali sono rimasti intatti ed oggi tutta l'isola è fra i mari più incontaminati del Tirreno.

Al ritorno dal Marchese si costeggia la scogliera sul lato ovest e nei pressi del golfo delle Botte è possibile, scendendo verso il mare, arrivare ai resti dei lavatoi romani ancora abbastanza ben conservati.

Proseguendo si arriva in breve al cimitero, un luogo isolato di una tristezza unica.

Riprendendo il percorso si può arrivare alla punta del Pulpito e poi a quella del Libeccio da cui si gode un panorama unico sulla scogliera.

Proseguendo sulla strada sterrata, talvolta un po' sconnessa e che mette alla prova la nostra resistenza sulla sella, si passa dalla cala della Ruta e poi dalla cala del Bruciato per arrivare alla cala S. Giovanni: anche qui sono presenti fossili marini.

Isola di Pianosa la scogliera

In breve, dopo essere passati dal Pollaio, si arriva al cancello di ingresso della ex colonia penale che divideva l'isola e si rientra nel piccolo borgo di Pianosa.

 

Le prossime escursioni all'isola di Pianosa

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Siamo spiacenti, ma per il momento non sono previste escursioni. Torna a trovarci!

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