Luogo: Montecarlo di Lucca, quercia delle streghe
“Sì, ma che specie di quercia è? Roverella, farnia, o cos’altro?”, “Sarà vero che ha 600 anni?”, “Ma è la quercia di Pinocchio o quella delle streghe?”, “E che c’entra una quercia con una rocca?”
Oggi ce la prendiamo comoda per rispondere a queste e altre domande, visto che il giro non è lungo e ci son poche salite.
Andiamo un po’ oltre le notizie che si trovano facilmente sul web, che rimbalzando da un sito all’altro diventano più luoghi comuni che informazioni.
Tanto per cominciare, diciamo che siamo a nord di quella piana dove per secoli si distendeva l’antico lago di Bientina, a metà fra la piana di Lucca e la Valdinievole, ai piedi delle Pizzorne e vicino allo storico ospitale di Altopascio, il cui ordine monastico dei frati del Tau divenne fondamentale per le principali vie di pellegrinaggio d’Europa.
Da un punto di vista strategico per tutto il tardo medioevo e fino all’inizio dell’età moderna fu un’area importantissima e contesa fra Lucca, Firenze e Pisa, e da qui nasce l’importanza della Rocca di Montecarlo, che nel suo impianto più antico risale al XIII secolo, ma che, modificata e ulteriormente fortificata successivamente, è passata alla storia per la resistenza che seppero opporre le truppe di Castruccio Castracani all’offensiva fiorentina nel 1325.
Questo fu il primo di una serie di episodi di conquista e resa che rendono avvincente la storia di questi luoghi. Per chi vuole conoscere a fondo la Rocca, c’è la possibilità di fare una visita guidata alla fine della nostra escursione.
Escursione che fra comode strade di campagna, ci porterà ai piedi di uno degli alberi monumentali più importanti della nostra penisola, di cui racconteremo vita, leggende e miracoli, senza tralasciare quel che di vero c’è, in mezzo a streghe, fulmini e Pinocchi.
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