Luogo: Riserva di Monterufoli-Caselli
Siamo in una delle più grandi riserve naturali della Toscana, 4828 ettari, su un territorio che si estende ai Comuni di Pomarance, Moteverdi M.mo e Montecatini Val di Cecina. E’ anche fra le più selvagge che abbiamo nella nostra regione, molto diversa da come doveva essere anche solo un secolo fa, quando era popolata di boscaioli, contadini, cavalli e pecore, meno foreste intricate, più campi e pascoli e macchia bassa dovuta al taglio degli alberi.
È una zona ricchissima e varia per vegetazione, fauna, storia geologica e storia dell'uomo, anche perché sfruttata grazie alle ricchezze del sottosuolo. Non dimentichiamo che siamo nel bel mezzo delle Colline Metallifere.
Il nostro percorso comincia da La Sassa, un “castello”, che quando se ne percorre le stradelle, fa pensare alle parole di tonino Guerra “Bisognerebbe creare luoghi per fermare la nostra fretta e aspettare l’anima”; un luogo che però c’è già da mille anni, e che custodisce storie ricche di devozione.
Durante il nostro andare per i fascinosi sentieri fuori e dentro la Riserva, raggiungeremo il punto panoramico delle ''Golazze aperte'' (520 m.), davvero magnifico per la vista che regala, facendo volare il nostro sguardo dal paese di Bolgheri fino al mare con le isole dell’arcipelago e la Corsica.
Infine attraverseremo garighe sulle aspre rocce ofiolitiche che mettono alla prova la vita delle piante, fino a farle specializzare per resistere alle temperature estreme, alla naturale presenza di metalli pesanti e alla scarsità di nutrienti: uno scenario quasi apocalittico, ma che scommette ancora per la vita.
Salendo sul punto più alto - Poggio Donato, 416 m - apriremo lo sguardo sull’interno della regione, là dove è il cuore delle Colline Metallifere con le cime più alte di Montieri e Le Cornate.
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