“La Loggia è bellezza, vista o immaginata, è amica di virtude e gentilezza” (da Le Rime di M. Buonarroti)

Vediamo un po': a cosa pensate se dico Chianti? Richiama nella vostra mente qualcosa di naturale o un ambiente reso del tutto artificiale dall'uomo? Qualcosa che appartiene alla vostra cultura o oramai "solo" un brand buono per il mercato e il turismo d'oltreoceano?

Lungi da me la pretesa di comprendere in una sola giornata tutti i complessi e variegati aspetti che compongono il territorio del vino più famoso al mondo, attraverseremo tuttavia la materia di cui esso è fatto, per definire lo spirito di quelle energie che lo tengono in vita, e lo valorizzano rinnovandolo.

Si tratta di un percorso escursionistico particolarmente suggestivo per la varietà degli ambienti attraversati: tra la Greve e la Pesa, cammineremo lungo la nascosta valle del piccolo torrente Terzona, fino a conquistare grandi panorami. Saliremo verso la Pieve di Santo Stefano a Campoli, fra le più antiche e le più ricche del territorio, che oggi appare solitaria e isolata, lungo quella che era una delle vie principali di collegamento fra la Padania e Roma, e che è "famosa" per aver avuto fra i suoi rettori il futuro papa mediceo Clemente VII. Attraverseremo boschi di querce in alternanza con i grandi vigneti del Chianti Classico e le olivete, su un suolo che per le sue caratteristiche ha reso così particolari i vitigni che vi trovano dimora.

Tra ville appartenute alle più importanti famiglie del passato e fattorie che lavorano con cura e rispetto i loro prodotti, giungeremo al cuore della nostra giornata: quello che era un piccolo borgo oggi ci accoglie con le sue maestose, e al tempo stesso leggiadre opere d'arte. Saranno loro adesso, a farci da guida fra i sentieri della tenuta in cui si inseriscono, insieme ad un bicchiere di vino e ad una focaccia appena sfornata dai nostri ospiti, in cui ancora alberga quella virtude e gentilezza di secoli fa.