Luogo: Poggi di Prata, Colline Metallifere
Il Poggione fa parte delle cime più alte delle Colline Metallifere, dopo Le Cornate, Montieri e Ritrovoli, per un’altezza di 914 metri.
Insieme a Poggio Croce (848 m) costituisce il crinale Poggi di Prata, a formare un biotopo di interesse straordinario per la presenza di piante inusuali o rare, come la bella Corydalis pumila dalla particolare fioritura color glicine, o l’Allium moschatum, di cui questi rilievi sono fra i cinque territori toscani in cui si ritrova; od anche la Fritillaria montana, inserita nelle liste rosse regionali perché gravemente minacciata.
Ma questo crinale costituisce anche lo spartiacque fra il bacino dell’Ombrone, del Cecina (da qui nasce il Pavone, più volte percorso e guadato nelle nostre escursioni!) e del Cornia. Una sorta di sentinella della Toscana meridionale, da cui si gode una vista superba che va dall’Amiata alla costa maremmana e le Isole dell’Arcipelago fino alla Corsica, e poi le Apuane e l’Appennino Tosco-emiliano!
Il nostro anello partirà da un piccolo gruppo di case per inoltrarsi quasi subito in un bel bosco dalle essenze arboree più diverse; tra queste, oltre a frutti selvatici, rari a vedersi in gran numero e varietà, l’agrifoglio! E fa una certa impressione trovarne in abbondanza allo stato selvatico e pensare che si sia trovato così bene qui da resistere alle ultime quattro glaciazioni! L’agrifoglio è una pianta speciale, considerata sacra e potente fin dall’antichità da numerose popolazioni alle latitudini più diverse.
Dopo aver “conquistato” le due cime e goduto il pranzo sulle terrazze panoramiche che ci regalano, prenderemo a scendere ancora fra boschi e aree aperte, con una fattoria ricca di animali da allevamento, fino a trovare ciò che resta di una miniera di Calamina. Per sapere di che si tratta, e apprezzarne la lucentezza e le sfumature, non potete perdervi questa giornata.
Giornata che, se lo spirito e le energie ce lo consentiranno, potremo concludere con una bevuta a Radicondoli sulla strada del ritorno: parte del suo territorio da meno di un anno è entrata nei confini del Geoparco delle Colline Metallifere, e poi…un borgo che se non si è mai visto merita davvero una visita per la sua bellezza architettonica, la sua storia e la sua vivacità culturale!
Iscrizione on line OBBLIGATORIA entro il 24 Marzo 2023;
dopo questa data è necessario contattare la guida
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