Luogo: Valle de Pavone, Montecastelli Pisano
Ecco una gita che vi sorprenderà ad ogni cambio di rotta, donandovi affacci da brivido, pendii di pregiata roccia nuda che aprono squarci fra i verdi della superba vegetazione, piccole fenditure nella pietra che preludono a enormi sale naturali degne di Alice nel Paese delle Meraviglie. E poi castelli "silvani" come appoggiati sulle punte dei colli da chissà quale mano creativa, vestigia di monumenti insoliti poiché sembrano appartenere a terre del sud...
Il torrente Pavone è il più lungo degli affluenti del fiume Cecina; nasce dal Poggio di Montieri, la seconda cima più alta delle Colline Metallifere, e con un tragitto da sud a nord, toccando i territori del grossetano, senese e pisano, dopo 29 Km si butta nel Cecina.
Partiremo da Montecastelli Pisano, frazione di Castelnuovo Val Di Cecina, e subito ci addentreremo nella natura selvaggia di questa parte di Toscana, dove la varietà e particolarità delle formazioni rocciose la fa da padrone. A dominare sono le ofioliti, rocce di origine magmatica di centinaia di milioni di anni fa, che si declinano poi nei vari aspetti, forme e colori per tutto il percorso: ne conosceremo l'incredibile storia e le caratteristiche.
Scenderemo fino al maestoso Pavone laddove un tempo gli animali al pascolo si rinfrescavano e lo guaderemo per risalire dalla riva sinistra. Qui comincia il tratto più avventuroso e spettacolare: camminando sull'aspra roccia, con vista su formazioni calcaree imponenti, potremo ammirare la natura sinuosa di questo fiume, che appare e scompare sotto di noi.
Sbucheremo poi su una comoda strada comunale, incontreremo l'interessante e insolita facciata della Pieve di San Giovanni Battista, per arrivare poi ad ammirare una roccaforte posta a 530 m slm, che conserva l'aspetto medievale, ma che risale almeno al periodo romano: si tratta della Rocca Sillana. Il nome deriva probabilmente da Lucio Cornelio Silla, che la occupò durante l'assedio di Volterra nell' 80 a.C. Successivamente fu nei secoli contesa per difendere un vero tesoro di questo territorio: le miniere di rame e argento.
Proseguiremo il nostro itinerario, “uscendo” dall'antico borgo per la porta Volterrana. Con un paesaggio superbo sotto e davanti a noi, raggiungeremo di nuovo il nostro torrente, questa volta laddove si conservano notevoli testimonianze di quello storico tesoro cuprifero. Lo attraverseremo di nuovo per raggiungere la riva destra a 220 m slm - siamo ora più a valle rispetto all'altro guado - e in salita raggiungiamo il borgo di Montecastelli, a 485 m slm.
Un percorso non lungo, ma a tratti impegnativo per la natura ora rocciosa, ora arenacea del terreno (per il quale i bastoncini potranno esserci di sicuro aiuto), ma che saprà ricompensare ed appagare ancor più per la fatica fatta.
Escursione adatta ai ragazzi dai 12 anni in su.
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