Luogo: Alpi Apuane: Monte Prana
Il Prana è la prima cima “famosa” delle Apuane meridionali che, per convenzione, vanno da questa vetta al Valico di Fociomboli. L’estremo sud di questa parte di Apuane presenta un paesaggio diverso rispetto al resto della catena montuosa: le forme delle montagne, l’accessibilità e l’amenità dei declivi richiamano più l’ambiente appenninico che quello alpino. Montagna non elevata (1.218 m), ma dal caratteristico profilo fatto di gobbe ed avvallamenti, il Monte Prana richiama l’attenzione di chi lo osserva dal litorale della Versilia per la sua mole imponente. Sovrasta la conca di Camaiore come un preistorico animale addormentato che affonda le zampe ricoperte di boschi e oliveti nella pianura sottostante. Il panorama dalla vetta tricuspide, rocciosa e brulla, segnata da una croce di notevoli dimensioni, spazia dal lago di Massaciuccoli alla costa tirrenica, alla piana di Camaiore, alle altre cime apuane, alla valle del Serchio, alla lontana catena appenninica e alla piana di Lucca. Un leggenda narra della Busdraga il cui spettro, nelle notti di bufera, si aggira ancora su questa montagna…
Questo itinerario permette di raggiungere la vetta del Prana da quello che è il percorso di salita più lungo, ma anche più bello, gratificante e meno frequentato: la lunga cresta ondulata, larga e prativa che attira lo sguardo di chi lo osserva dal versante versiliese.
Si parte da Torcigliano, grazioso paesino aggrappato alle pendici meridionali della montagna. Parcheggiate le auto si inizia a salire prima attraverso le viuzze del paese, poi per antichi viottoli usati per raggiungere i sovrastanti castagneti da frutto, infine per sentiero fino a raggiungere il filo della cresta inizialmente ripida e scoscesa, fino alla sommità del Monte Spranga, poi ampia e prativa. Il Monte Pedone con i suoi 1.074 m, che salendo rimane alla nostra destra, è la prima vetta significativa della catena. Seguendo il lungo crinale ondulato, dopo un po’ di cammino si arriva sulla cima del Monte Prana meta e quota massima del nostro giro. Nelle giornate limpide i panorami sono davvero entusiasmanti e per certi versi unici data la vicinanza al mare e al lago di Massaciuccoli. Dopo aver pranzato e ripreso fiato inizia la lunga e varia discesa. Si comincia a scendere seguendo il filo della cresta nord-est della montagna, poi si traversa il versante nord ovest della montagna scendendo alla focetta di San Vincenzo. Continuiamo la discesa verso la foce di Lucese. Da qui, prima per strada bianca, poi per un bel sentiero nel bosco, torniamo a Torcigliano, sbucando nei pressi del cimitero e della chiesa. Scendiamo a sinistra su stretta strada asfaltata e dopo poco siamo di nuovo al punto di partenza chiudendo il nostro ampio e bellissimo anello.
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