Il centro storico e l'Oltrarno non si discutono: un tesoro che non esaurisce tutto quanto di prezioso mostra e nasconde. Ma fuori da lì, c’è un altro tesoro con una storia paesaggistica e umana di tutt’altro calibro, degna di essere percorsa e raccontata.

Attraverseremo diverse zone di quello che è conosciuto come il quartiere 4 di Firenze, ma che in un periodo non troppo lontano aveva un assetto del tutto diverso. Cammineremo tra Cintoia, l’Arno, Ugnano, fino al confine con Scandicci, attraversando la Greve, che fino agli anni ’20 faceva da limite col Comune di Firenze. Dunque non le colline che circondano la bella Florentia, ma un territorio inizialmente paludoso, a vocazione agricola, luogo di elezione degli antichi Cadolingi e prima ancora dei Romani, ricco d’acqua e di un’avifauna selvatica che lotta strenuamente per convivere con le opere umane spesso troppo invadenti. Ma la sua storia più interessante è forse quella novecentesca, in cui ad esempio, si ritrovano le origini dell’unico ponte fiorentino sopravvissuto alla seconda guerra mondiale, insieme al ponte Vecchio.

Un racconto fisico, emotivo e sensoriale con cui trasmettervi un po’ del mio entusiasmo per una zona più negletta e con un fascino tutto suo.

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