Luogo: Borgo delle Camelie e Spuntone di Santallago
Il Monte Pisano, quasi un’isola tra la piana di Lucca e quella di Pisa, con altezze che sfiorano i 1000 metri, ha nel versante nord un ambiente fresco e ricco di acque sorgive e curative.
La formazione geologica, una delle più antiche della Toscana, ne fa uno stretto parente delle Apuane, e di Corsica, Liguria e Sardegna. Ed il calcare, simile al marmo e di cui è ricco, è servito alla costruzione delle magnifiche chiese lucchesi.
Il percorso di oggi affronterà proprio il versante lucchese, in un’area che unisce alla natura del territorio una coltura esotica che ne fa un unicum straordinario. Il Borgo delle camelie, formato dai due piccoli paesi di Pieve e Sant’Andrea di Compito, ha una storia che inizia nel XIX secolo, grazie all’arrivo di queste meravigliose piante in Lucchesia, dove hanno trovato un habitat perfetto.
Colui che per primo amò oltremodo e diffuse la loro coltivazione in molti giardini (Villa Borrini, sede di una società segreta fondata dallo stesso Angelo e il fratello Alessandro, Villa Giovanneti, Villa Torregrossa, Villa Orsi), fu Angelo Borrini, medico oculista del duca Carlo Lodovico di Borbone, che viaggiando nel nord Europa si appassionò a questa pianta, così da coltivare e selezionare le camelie nella dimora che la sua famiglia possedeva a Compito, chiamata ‘La Chiusa’.
Un suo discendente, animato dalla stessa passione dell’antenato, ha creato una collezione permanente di camelie con oltre 850 varietà antiche e, soprattutto, la prima piantagione di tè in Italia, di ottima qualità e capace di resistere ai rigori invernali.
Sarà possibile essere introdotti alla sua arte e, perché no, acquistare un po’ del suo pregiatissimo tè, che si può avere solo qui, alla fonte.
Il percorso ci conduce poi a Capo di Vico, la parte più antica del paese, dove si trovano le fonti e il ponte sul rio Visona: il sentiero che costeggia il piccolo fiume è abbellito dalla presenza di alberi secolari di camelie.
Punto più alto del nostro anello, se le forze saranno ancora tante e la fame non ci avrà sopraffatto, è Spuntone di Santallago (870 m), terza vetta del Monte Pisano dopo Monte Serra e Cascetto.
Da qui si gode, nel silenzio di un paesaggio naturale, la vista sulla valle di Calci, la Verruca, Lucca, Pisa, il lago di Massaciuccoli, sino a Livorno e al mare.
Per visualizzare le escursioni previste in altre date, vedi il programma completo