Luogo: Tra Firenze e Mugello
Quello di Monte Senario (810 m s.l.m.) è uno dei più importanti santuari della Toscana.
In estate è davvero uno dei pochi posti attorno a Firenze che offrono un vero refrigerio in caso di forte calura, meglio ancora del più alto e forse più noto Monte Morello!
In inverno è spesso ulteriormente abbellito dalla neve e permette in ogni caso di assaporare la pace e il silenzio, o semplicemente di godere del panorama o dell’atmosfera intrisa di spiritualità o andare alla scoperta di cappelle, celle, fonti e grotte disseminate nel bosco. Il convento fu eretto nel 1234 da sette nobili fiorentini, fondatori dell'ordine dei Servi di Maria, perciò detti Sette Santi Fondatori; fu ampliato nel 1594 dal Granduca Ferdinando I. La Chiesa dell'Addolorata è dedicata anche a San Filippo Benizi; edificata nel 1412 dai Della Stufa sul preesistente oratorio, fu completamente ristrutturata nel 1717, è preceduta da un portico e fiancheggiata dal campanile eretto nel 1648 e rinnovato nel sec XVIII.
Da Bivigliano (590 m) si scende verso la bella Chiesa di San Romolo e la storica Villa di Bivigliano dove verremo sorpresi da quello che fu un tempo il suo parco privato, un vero e proprio bosco di sequoie, con rocce enormi di forma bizzarra ricoperte di muschio, fontane e tavoli purtroppo in rovina e un’enorme ninfeo con scala a chiocciola nel quale giochi d’acqua dovevano un tempo far compagnia ai padroni di casa... Lasciato questo ambiente surreale, si risale verso il paese e si entra finalmente nel bosco raggiungendo in breve la Burraia di Casa Altare; sempre in castagneto si giunge alla Porticciola con la Croce di Mèlago e a Il Giogo (760 m) speso immerso nella bruma e in breve al Santuario di Monte Senario (810 m).
Una volta qui, ci dedicheremo ad una perlustrazione meticolosa dell’area: la croce monumentale di ferro (illuminata per “Radio Comando" da Pio XI il 1 aprile 1933, all'inizio del Giubileo straordinario, concesso nel 19° centenario della Redenzione), la Fonte del Gallo; la Grotta e la Fonte di San Filippo Benizi; la Grotta del Beato Alessio; la Cellina eremitica Salviati o di San Filippo Benizi; la Grotta dei Sette Santi Fondatori; la chiesa. Consumeremo il nostro pranzo al sacco davanti a Monte Morello e alla Calvana oppure nel bosco. Se aperto, avremo a disposizione il bar/souvenir per un caffè o altro (9-12, 15-18). Imbocchiamo in discesa la Via Crucis, passando per la Grotta di San Manetto, arriviamo al cimitero e alla vecchia croce posta alla base della Via Crucis. A questo punto percorreremo il brevissimo (circa 1,5 km), ma pregevole anello del Sentiero di Andrea, passando anche davanti all’antica Ghiacciaia. Da qui in circa mezz’ora rientreremo a Bivigliano.
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