Luogo: Pistoia
Secondo appuntamento di trekking urbano, dopo quello a Firenze, ed altri che seguiranno nel corso dell’anno.
Oggi andiamo a Pistoia, la città di pietra incantata, l’orgogliosa Orsa, famosa per le sue chiese, la sua bellissima architettura, il suo blues, le sue piante ornamentali, la sua industria ferroviaria.
Non a caso nel 2017 è stata Capitale italiana della cultura.
Ci muoveremo tra i vicoli e le larghe strade della città, tra le diverse cinte murarie, tra i mercati storici di questa città di origine romana, che conserva ancora la sua struttura medievale, con l’occhio non tanto e non solo di appassionati d’arte, ma di chi vuol scoprire cosa si nasconde dietro i monumenti, le origini dei materiali e la relazione tra paesaggio urbano e natura.
Pistoia è la città dello spostamento, città del camminare - San Jacopo, suo patrono, è “meta” di pellegrinaggio nel cammino di Santiago in Spagna – e città del treno, sede delle Officine San Giorgio di Pistoia, la fabbrica nata nel 1907, poi trasformata in Breda Costruzioni Ferroviarie Spa. Ancora, da Pistoia parte il primo collegamento appenninico fra Toscana ed Emilia Romagna, la Porrettana.
Ed è proprio seguendo questo itinerario che, nella seconda parte della giornata, faremo tappa a Piteccio, seguendo un “itinerario del vapore”, in cui, godendo degli ambienti naturali, sarà possibile ammirare da vicino alcune particolari opere di ingegneria ed archeologia industriale come i “tagli” nelle gallerie di Castagno e Vignacci, le antiche canalizzazioni idrauliche a salvaguardia dei manufatti ferroviari, i pozzi di aspirazione delle gallerie, il ponte di Piteccio.
N.B. Nello spirito del camminare e degli spostamenti puliti, raggiungeremo e lasceremo le nostre tappe con i nostri piedi, i treni, gli autobus.
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