Le Balze d'inverno, sembrano un film in bianco e nero visto alla tivù

Camminare fra le balze e sentire il silenzio, rotto solo dal sibilo del vento o dal canto di allarme di qualche pettirosso, è come il mare d'inverno, sembra un film in bianco e nero visto alla tivù ( L.B )
Che la Toscana sia uno scrigno prezioso di opere d'arte sia naturalistiche che fatte dall'uomo è cosa ormai nota a molti, ma è nel cercare nel fondo che scopri i gioielli più unici e rari. Il Valdarno è così va scoperto sotto altre meraviglie.
Questa ampia valle, 45 km di lunghezza e circa 10/12 di larghezza, formatasi da un antico lago nell'era del pliocenico circa 5 milioni di anni fu riempita da un un apertura sul mare e con le acque portate da un fiume allora chiamato Palearno.
Quando poi nel corso dei millenni si è svuotato esondando a Rignano sull'Arno ci ha lasciato questa valle piena di meraviglie da scoprire.
Quante leggende e quanti misteri nascondono questi luoghi incantati e quanta verità dietro il lavoro dell'uomo.
Questo gioiello è incastonato fra i monti del Chianti e il Pratomagno (cofanetto di tantissima biodiversità) come a proteggerlo a nasconderlo, solo il suo fiume Arno (essendo uno dei creatori ) può scorrere indisturbato con la sua calma millenaria e la sua forza distruttrice contribuendo a fare si che questo posto sia magnifico, modellando le balze unico esempio nel genere, Monument Valley cosi sono state definite.
Perfino il Grande Leonardo da Vinci è rimasto affascinato da questo luogo dipingendo le balze nella Gioconda e Le Vergini delle Rocce.

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